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Rottamazione quinquies: tutti i dettagli

14 Ottobre 2025 in Notizie Fiscali

Oggi 14 ottobre è atteso il Consiglio dei Ministri per avviare ufficialmente i lavori per la legge di bilancio con il DL Anticipi o Collegato Fiscale.

Si discuterà inoltre dell'impianto delle regole della Rottamazione quinqiues che ha visto in questi mesi varie ipotesi.

L'unica certezza è stata quella di dover ancorare la definizione agevolata delle cartelle ai vincoli di finanza pubblica.

Vediamo in dettaglio che accordo è stato raggiunto in merito dalle parti di Governo, con norme in approvazione oggi.

Rottamazione quinquies: coma sarà

I vincoli di finanza pubblica solo il primo parametro cui sono ancorate le scelte del Governo sulla nuova rottamazione.

Già nei mesi scorsi si era parlato di escludere i rottamatori seriali e si era anche discusso di come rendere la misura più appetibile rispetto alle precedenti edizioni.

Tra le ultime ipotesi formulate dai tecnici c’è quella di limitare l’accesso ad un periodo di rateizzazione lungo fino a 9 anni ossia 108 rate complessive. 

e ai contribuenti che abbiano ricevuto i cosiddetti “avvisi bonari”. 

In sostanza la rottamazione sarebbe riservata solo a chi ha dichiarato quanto dovuto al fisco o all’Inps, ma poi non è riuscito a versare oppure ha commesso errori di versamento. 

In questo modo si vuole ancorare la misura a situazioni di concreta difficoltà del contribuente.

L’ipotesi allo studio è quella di poter sanare le posizioni per cui il Fisco ha inviato un avviso bonario:

  • le ipotesi di controlli formali che riguardano situazioni in cui il contribuente è chiamato a dimostrare l’esistenza di documenti a supporto di una spesa detraibile o deducibile. 
  • le liquidazioni delle imposte dovute in base alle dichiarazioni e che però non risultano dai database dell’amministrazione finanziaria in base ai versamenti effettuati con il modello F24.

Si sta ancora valutando di escludere la maxi rata iniziale escludendo dalla definizione agevolata i tributi locali. 

Parrebbe confermata la maggiore tolleranza sulla decadenza.

Nelle edizioni precedenti era sufficiente il mancato pagamento di una rata per essere costretti a scendere dalla rottamazione mentre la nuova edizione dovrebbe prevedere la decadenza dopo almento due rate non pagate.

Il calendario lungo fino a massimo 108 rate riguarderà i più elevati, mentre per gli altri, l’arco temporale sarà più ristretto, e modulato sull’entità del debito. 

Si attendono ulteriori conferme dal consiglio dei ministri di oggi.

Studio Bossalini - Commercialista e Revisore Contabile