PMI » Agevolazioni e Controllo PMI » Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

Fondo contrasto deindustrializzazione: domande entro il 24.03

1 Febbraio 2023 in Notizie Fiscali

Con un comunicato stampa Invitalia, informa del fatto che dalle 12.00 del 24 gennaio 2023, fino alle 12.00 del 24 marzo 2023 è possibile presentare la domanda per chiedere gli incentivi del Fondo di contrasto alla deindustrializzazione (FDC), il nuovo incentivo gestito da Invitalia per conto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale che punta a contrastare i fenomeni di deindustrializzazione e impoverimento del tessuto produttivo e industriale di alcuni territori di Lazio e Marche.

Attenzione al fatto che, le domande si presentano esclusivamente online utilizzando la piattaforma informatica dedicata. 

E’ necessario essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE), di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Fondo di contrasto alla deindustrializzazione (FDC): i beneficiari

Il Fondo ha una dotazione finanziaria complessiva che ammonta a 136 milioni di euro per il triennio 2021-2023 e prevede la concessione di contributi in conto capitale alle imprese del settore manifatturiero che realizzano investimenti per il potenziamento o la riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti nei territori comunali di competenza di alcuni consorzi industriali, o che prevedono di insediare nuove unità produttive negli stessi territori.

Possono beneficiare degli incentivi le imprese manifatturiere (Con codice Ateco: C) che alla data di presentazione della domanda siano regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese e che non siano in stato di liquidazione o di fallimento e non siano soggette a procedura di fallimento o di concordato preventivo.

Fondo di contrasto alla deindustrializzazione (FDC): le spese ammesse

Sono ammesse alle agevolazioni le spese sostenute esclusivamente nel periodo compreso tra il 30 novembre 2021 e il 31 dicembre 2023 relative ad almeno uno dei seguenti ambiti di intervento:

  • ristrutturazione o realizzazione dell’immobile ove l’attività manifatturiera è svolta;
  • ammodernamento e ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività industriali;
  • investimenti immateriali;
  • conversione di attività produttive a significativo impatto ambientale verso modelli di maggiore sostenibilità ambientale;
  • avvio di nuove unità produttive.

Inoltre, le spese devono riguardare:

  • macchinari
  • Impianti
  • Arredi
  • Attrezzature e beni (anche immateriali)
  • Opere murarie
  • Opere impiantistiche e strumentali

Nei limiti del regolamento de minimis, alle imprese beneficiarie può essere concesso un contributo in conto capitale di importo non superiore al 100% delle spese ammesse e di 200.000 euro per impresa.

Studio Bossalini - Commercialista e Revisore Contabile